La Balista di Vitruvio

Ulteriore arma d’assedio che possiamo trovare assieme al trabucco, è la balista (o ballista) di Vitruvio, ovvero; una grande balestra. I primi che la progettarono furono i greci e i romani, era una delle armi da distanza più offensiva di quel periodo,

La sua struttura era identica a quella originale, ma con la ovvia differenza della sua spropositata dimensione e la sua gittata, che poteva raggiungere anche i 200 metri.

Tale spinta al dardo, venne attribuita dalla forte tensione di corde fatte con tendini di animali, crine di cavallo, lino e altri materiali abbastanza resistenti. Cosa però che aveva in comune con il trabucco è che anche essa aveva bisogno di un supporto di massimo 8 persone per riuscire a manovrarla e inoltre era corazzata nella parte frontale da due grandi scudi pavesi (a forma di rettangolo verticale).

L’uso di questi dardi, all’inizio veniva utilizzato contro le mura, ma vedendo più efficacia contro le truppe, venne usata nelle battaglie per colpire i nemici che si trovavano nelle fila.